Il ruolo del Maestro d’Arme nell’insegnamento della Scherma Storica Artistica

Il Maestro d’Arme è quell’insegnante di scherma esperto che opera nei molteplici ambiti della Scherma Artistica, nella creazione ed esecuzione di giochi e coreografie schermistiche, che si riuniscono in quattro macro-categorie: il combattimento schermistico in uno spettacolo teatrale, in un contesto cinematografico, l’esibizione in una rievocazione storica e la competizione in un torneo di scherma storica artistica.

La presenza di un Maestro d’Arme qualificato è fondamentale, sia per garantire ai praticanti metodi di lavoro sicuri e collaudati, sia per permettere l’identificazione immediata della persona fisica preposta al controllo generale del combattimento.

Un Maestro d’Arme deve possedere la conoscenza dei personaggi, della storia e dei sentimenti; inoltre dovrebbe saper raccontare una storia, quanto un regista. Il Maestro d’Arme deve conoscere il processo di lavoro dell’attore e qual è la richiesta pratica che gli viene fatta nel contesto della produzione dello spettacolo. Solo in quel momento le sue capacità tecniche, sia in qualità di insegnante di combattimento artistico che di coreografo, possono scendere efficacemente in campo.

I principali compiti del Maestro d’Arme sono:

  • curare la preparazione atletica, per mezzo di esercizi mirati ad equilibrare sia il potenziamento muscolare che lo sviluppo dell’agilità e dei riflessi;
  • insegnare quali sono gli schemi motori fondamentali della scherma, con particolare attenzione al passeggio in guardia e al portamento di ferro sia in attacco che in difesa, lavorando sull’equilibrio corporeo generale del tiratore e sull’estetica dei suoi movimenti;
  • preparare psicologicamente l’allievo all’assalto coreografato, aumentando la sua capacità di concentrazione, il suo autocontrollo e la fiducia in sé stesso;
  • insegnare le tecniche ausiliarie di gestione di un assalto coreografato (situazioni di emergenza, elementi di recitazione verbale e gestuale);
  • tenere lezioni teoriche agli allievi sulla trattatistica di riferimento e citando il più possibile le fonti da cui sono tratte le azioni schermistiche insegnate in pratica, anche nel caso in cui si tratti di creazioni stilistiche di fantasia.

a cura del M° Fabio Scolari